AI and modern war

[gpacetti]

AI is increasingly used in modern warfare for tasks like surveillance, autonomous drones, and cyber defense, improving efficiency and reducing human risk. However, the rise of autonomous weapons capable of making lethal decisions raises ethical concerns and risks unintended harm.

To prevent misuse and escalation, there is an urgent need for global regulations governing AI in warfare. These rules should be accepted worldwide by weapon producers and governments to ensure responsible AI development, transparency, and accountability, avoiding an unregulated AI arms race. This does not happen:
About 60 countries including the United States endorsed a “blueprint for action” to govern responsible use of artificial intelligence (AI) in the military, but China was among those which did not support the legally non-binding document.

[Juanpa]

Un tema interesante el uso no regulado que está teniendo la IA en la locura de las guerras. Ya desde la dinamita y la era nuclear, vemos como usamos grandes descubrimientos para fines destructivos y bélicos. Con todo el potencial que se tiene para otros desarrollos. La guerra no deja de ser el negocio de algunos en el siglo XX y XXI, como toda insudstria buscan crecer e innovar. Pero el fin no justifica los medios. Seguimos sin evitar muchos sufrimientos humanos, tratamos de aliviar otros y en el caso de la guerra buscamos como matar más. Las consecuencias por si misma deberían plantearnos por si mismas, lo descabellado del planteamiento. Las guerras que finalmente benefican a unos pocos y generan muerte, destrucción y sufrimiento para millones. ¿No deberiamos buscar la manera de eliminar las guerras y la escalada bélica? En vez de acuerdos para el uso regulado de IA en armamento¿por qué no se plantea el uso de la IA para eliminar los armamnetos de manera regulada y escalda a nivel global?

[gpacetti]

@Juanpa

Un argomento interessante è l’uso non regolamentato che l’IA sta avendo nella follia delle guerre. A partire dalla dinamite e dall’era nucleare, vediamo come usiamo le grandi scoperte per scopi distruttivi e militari. Con tutto il potenziale che è disponibile per altri sviluppi. La guerra è ancora affare di alcuni nel ventesimo e ventunesimo secolo, come tutti i settori cercano di crescere e innovare. Ma il fine non giustifica i mezzi. Ancora non evitiamo molte sofferenze umane, cerchiamo di alleviare gli altri e in caso di guerra cerchiamo di uccidere di più. Le conseguenze stesse dovrebbero porci di per sé l’assurdità dell’approccio. Guerre che alla fine avvantaggiano pochi e generano morte, distruzione e sofferenza per milioni di persone. Non dovremmo cercare modi per eliminare le guerre e l’escalation della guerra? Invece di accordi per l’uso regolamentato dell’IA nelle armi, perché l’uso dell’IA non è considerato per eliminare le armi in modo regolamentato e intensificato a livello globale?

Great perspective! Nations tend to see military power as a core aspect of their sovereignty, and they are often reluctant to delegate that authority. However, AI could play a valuable role in assisting with strategic decisions to resolve conflicts, even though human civilization has historically been prone to warfare—it’s part of its nature.